Il pesto di finocchietto selvatico siciliano è una chicca della gastronomia sicula: come usarlo in cucina e conservarlo al meglio una volta aperto? Protagonista indiscusso di numerose ricette ricche di gusto, il pesto di finocchietto siciliano si può utilizzare per dare vita ad antipasti, primi e secondi piatti ora tradizionali, ora originali. Prendete spunto dalle idee che seguono!
Pesto di finocchietto selvatico, come usarlo?
In quanto all'uso del pesto con finocchietto, anche questo ha una consistenza cremosa che si presta ad essere spalmata su pane, crostini e tramezzini, per antipasti o semplici snack gustosi. Si può stendere sui panini prima di farcirli con affettati e formaggi o con verdure grigliate. Oppure si può portare in tavola all’interno di apposite ciotoline da abbinare ai taglieri di salumi e formaggi.
Ma andiamo ai primi, la portata probabilmente più attesa. Ed iniziamo con la pasta con pesto di finocchietto selvatico e acciughe (una variante della pasta con le sarde siciliana) perfetta per un pranzo sfizioso ma poco impegnativo. Altra idea sono gli spaghetti con pesto di finocchietto selvatico alici e mollica. In questo caso la mollica viene prima tostata in padella in modo da diventare croccante: una delizia! Un cenno merita anche la pasta con tonno e pesto di finocchietto selvatico, primo a base di pesce da inserire in un menù informale. Per quanto riguarda la carne, si sposa bene con quella di agnello, di maiale e di anatra.
Pesto di finocchietto selvatico, come conservarlo
Lo avete fatto in casa o ne avete aperto un barattolo? Per conservare il pesto basta coprirlo con un filo di olio ed avvitare bene il tappo del vasetto di vetro. Il pesto fatto in casa dura per qualche giorno in frigo, altrimenti può essere congelato.
Le varianti del pesto di finocchietto selvatico
Se la ricetta siciliana del pesto di finocchietto è piuttosto neutra, non è detto che non si possano fare delle gustose aggiunte pronte a trasformarlo a seconda dei gusti e delle esigenze. Un esempio su tutti è il pesto di finocchietto selvatico e pomodori secchi, che si ottiene unendo dei pomodori secchi reidratati e sminuzzati al composto. Dal sapore più tenue è il pesto di finocchietto selvatico e noci, del quale la nota croccante conferita dalla frutta secca rappresenta la vera raffinatezza. Per il pesto di finocchietto selvatico e mandorle valgono le stesse considerazioni precedenti: tutti e due ci regalano ottimi primi piatti. Da non sottovalutare sono, infine, sia il patè di sarde e finocchietto che il ragù di tonno alalunga al finocchietto: li trovate entrambi su Sicilyaddict.