Estate = granite ma non solo, anche il gelato è protagonista della stagione più calda dell’anno. Ti sveliamo un segreto: lo sai che il gelato è nato in Sicilia?
Causa Covid-19 abbiamo saltato a piè pari i primi gelati primaverili, ma siamo sicuri che abbiate recuperato a dovere la loro consumazione. Forse, però, non conoscete la storia del gelato e si dice sia nato nella nostra amata Sicilia.
Tutto ebbe inizio nell'antichità…
Nell'antichità si refrigeravano frutta, latte e miele e altri alimenti per preservarli e in seguito popoli dediti all'allevamento hanno conosciuto il latte ghiacciato, disponibile nel periodo invernale (Fonte Wikipedia).
In Cina, già durante la dinastia Tang (618-907), si ha notizia di prodotto caseari freddi, fra cui una pietanza preparata con kumiss, latte riscaldato e fermentato, con aggiunta di farina e foglie di canforo e refrigerato prima di essere servito.
Prima dell’invenzione del gelato che tutti conosciamo, dobbiamo parlare di sorbetto, il quale proviene da una ricetta araba. Quest’ultimi conoscevano il metodo di refrigerazione attraverso l’aggiunta di sale alla neve; in Europa questo processo viene descritto dopo la metà del XVI secolo.
Verso la fine del 1600 un piatto di “gelato” comparì nel piatto della corte reale inglese di Carlo II d’Inghilterra. Un gelato come “dessert” fu servito anche in Svezia durante una cena di gala sempre alla fine del Seicento. Questi "gelati" erano prodotti con panna, frutti e aromi, senza uova e contenevano molti cristalli di ghiaccio.
Nel Settecento iniziarono a diventare famose le creme ghiacciate con zucchero, frutti e aromi, a cui potevano essere aggiunte uova, che conferivano una consistenza cremosa.
La ricetta del gelato è made in Sicilia!
Ebbene sì, il gelato è nato in Sicilia, come evoluzione dei sorbetti usciti dalla neve dell'Etna, perfezionata poi a Firenze. Le origini del gelato vanno pari passo con la granita, i sorbetti e i famosi nivaroli, ma diventa famoso alle corti rinascimentali fiorentine. I sorbetti, super amati da Caterina de’ Medici, erano realizzati facendo roteare il liquido da congelare in primitive sorbettiere immerse in mastelli di legno pieni di ghiaccio frantumato e sale. La miscela così ottenuta veniva poi immessa in stampi di metallo, mantenuti per molto tempo sotto il ghiaccio: gli stampi avevano la forma di piramidi, frutti, agnelli, colombe e altro ancora.
I gelati quando fecero capolino? Nel Seicento sempre in Sicilia, precisamente ad Aci Trezza. Francesco Procopio de’ Coltelli aveva ereditato dal nonno un inconsueto macchinario inventato dal nonno per la produzione di sorbetti. Dato che il marchingegno faceva ottenere risultati strabilianti, decise di portarlo con sé nella bella Parigi, aprendo uno dei locali più famosi della città: il Café Procope. Molto probabilmente fu nella città francese che avvenne l’aggiunta del latte, abbinato ai sapori unici di Sicilia: pistacchio, mandorle, limoni, arance, ma anche cioccolato e caffè.
Sapevi che i gelati erano i dolci preferiti di Luigi XIV, Voltaire, Robespierre e Danton?
Il gelato: un dolce dal successo mondiale
Il successo fu mondiale, anzi planetario! La prima gelateria di New York aprì grazie a un genovese, Giovanni Bosio. L’idea di mettere il gelato tra due ostie di pasta wafer nacque a Milano nel 1906, per merito di Giovanni Torre di Bussana. Nel 1927 il bolognese Otello Cattabriga realizzò la prima gelatiera automatica per rendere meno faticoso tutto il processo produttivo.
Nel 1884 abbiamo notizie della prima rivendita di gelato italiane, realizzato tramite raffreddamento di gelato, zucchero e grossi mastelli di "salamoia" Dove? A Torino, avete mai sentito parlare di Pepino? La famiglia napoletana omonima si trasferì nella città piemontese nel lontano Ottocento e ancora oggi produce gelati. Tale rivendita fu certamente la prima nel nord Italia a portare il gelato a un livello popolare e l'unica a potersi fregiare dei Brevetti di Fornitore di Casa Reale.
Sai quando è nato il cono gelato? Nel 1903, grazie a un gelataio del Cadore (Belluno) Italo Marchioni. Il contenitore fatto di cialda con la parte aperta verso l'alto da riempire con il gelato contribuì a incrementare la popolarità e la diffusione del gelato italiano.
Curiosità: si narra che un certo Ruggeri di Firenze (appassionato di cucina), grazie a un preparato che comprendeva panna, zabaione e frutta divenne famoso, tanto che fece fortuna a Parigi. Egli avrebbe preparato il gelato in occasione delle nozze di Caterina de' Medici ed Enrico d'Orleans. Non si hanno documenti che attestino la veridicità di questa storia, ma rimane indubbio il fatto che la produzione di gelato con uova e aromi sia iniziata in Toscana nel sedicesimo secolo e da qui si sia diffusa in Francia grazie ai cuochi di Caterina de' Medici.
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